Gli Allucinogeni sono
sostanze che agiscono sul neurotrasmettitore serotonina del sistema nervoso centrale ed autonomo
influenzando e distorcendo i vari apparati sensoriali
(vista, udito, olfatto e tatto), ma anche il sistema
psico-cognitivo (ideazione e autoconsapevolezza comprese),
arrivando quindi anche a danneggiare seriamente la psiche ed il
sistema neurologico della persona.
Le
prime prove storiche relative all'uso di sotanze
alllucinogene si possono ritrovare nelle cerimonie
religiose dei popoli dell'America Centrale e Latina. Dai reperti
ad esempio si evince che i
sacerdoti messicani utilizzavano dei funghi allucinogeni per
entrare in contatto con gli dei. In ugual modo il popolo degli
Aztechi utilizzava il Cactus Peyote come
strumento di trascendenza.
La
sintesi chimica degli Allucinogeni si deve invece al chimico
tedesco Hoffmann, che in Svizzera, nel dopoguerra, riuscì a
sintetizzare alcune di queste sostanze tra le quali l'LSD.
Gli allucinogeni possono essere di
derivazione naturale, come ad esempio la Mescalina ottenuta
dal cactus Peyote o la Psilocibina contenuta in una variante
di fungo, oppure possono avere origine sintetica o
semi-sintetica, come ad esempio il Dietilammide dell'acido
lisergico, meglio conosciuto come LSD (e chimicamente ottenuto
da un
fungo della segale), o il 3,4-Metilendiossimetamfetamina, detto Ecstasy
o MDMA, o ancora il 3,4-Metilendiossiamfetamina, definito MDA.
Altre sostanze allucinogene sono la Fenciclidina (detta Polvere
d'Angelo o PCP) e la Ketamina.
Sia gli Allucinogeni naturali, che
quelli sintetici possono esser trovati in forma originaria,
ovvero polvere bianca inodore e solubile in acqua, ma anche e
soprattutto in
forma liquida applicata su carta o in compresse, in questi
casi si parla di "francobolli" e "pasticche".
In
linea generale gli effetti degli Allucinogeni sono
euforizzanti e psichedelici sulla parte mentale della persona.
Tali
effetti euforici, disinibenti, di forza inesauribile, di
potenza, etc. portano la persona all'utilizzo eccessivo,
ripetuto e nel tempo compulsivo, fino a quando tale consumo
diventa una vera e
propria
dipendenza
da sostanze.
Vi
sono allora sintomi negativi di Tolleranza, ovvero la
necessità di alzare via via la dose di Allucinogeno per
ottenere lo sballo precedente, e, in particolare dopo la
sospensione dell'assunzione, di Craving, cioè la profusione
di intensi impulsi e pensieri fissi verso il procurarsi ed il
consumare la sostanza. Non sembrano invece esser presenti
marcati sintomi di Astinenza, anche se dopo pochi giorni
possono ricomparire sintomi allucinogeni che reinducono al
consumo.
Gli
effetti di queste sostanze variano, anche di molto, a seconda
della loro tipologia e della loro quantità, così come della
personalità del consumatore e del contesto di assunzione.
Ad
esempio la Psilocibina provoca senso di rilassamento e di
benessere e lievi disturbi percettivi; all'opposto, l'LSD è
invece molto più forte, provocando intense allucinazioni
visive ed uditive e distorsione psico-cognitiva.
In
tal modo, in specifico, l'individuo perde il controllo sui
propri processi mentali con possibili esperienze di enorme
angoscia, paura,
ansia, paranoia e altri
sintomi psicotici.
Sempre
a livello psicologico vi sono poi distorsioni ed allucinazioni
sensoriali (compreso mescolamento e fusione sensoriale, definita "sinestesia"
/ ad esempio
"vedere un suono"), annullamento temporale,
iper pensiero, forte confusione mentale, compromissione della
consapevolezza di realtà e di quella personale e conseguenti possibili e pericolosi comportamenti dissociati.
Colori, odori,
suoni e altre sensazioni sono dunque amplificate, mescolate,
fuse e
distorte; in certi casi il consumatore vede le sue sensazioni
prender forma e movimento, così come il suo stesso corpo
cambiare dimensioni e forme ed il tempo dilatarsi muovendosi
lentamente.
Chi
fa uso di Allucinogeni non è allora in grado di controllare i
processi sensoriali e mentali in generale, e tutte le esperienze negative
(e non) che vive
possono determinare angoscia,
attacchi di panico e
psicosi (infatti gli allucinogeni
vengono definiti anche "droghe psicotomimetiche",
ovvero in grado di instaurare forme transitorie di grave psicosi).
A
distanza di tempo possono anche verificarsi i cosidetti "flashbacks", ovvero brevi ed intense esperienze di effetti
uguali a quelli indotti dagli Allucinogeni, in realtà senza
una loro effettiva assunzione.
Tali
episodi, chiamati HPPD
(Hallucinogen Persisting Perception Disorder, ovvero Disturbo
Persistente della Percezione da Allucinogeno), si possono manifestare anche a
distanza di mesi o anni dall'ultima assunzione e possono essere
altamente angoscianti.
Sul
piano fisiologico gli Allucinogeni possono invece indurre
dilatazione pupillare, secchezza delle fauci, irrigidimento
dei muscoli mandibolari, aumento della pressione e della
frequenza cardiaca, aumento della temperatura, perdita
dell'equilibrio e del coordinamento motorio, tremori ed
intorpidimento,
erezione pilifera, sudorazione aumentata, tachicardia,
disturbi del
sonno,
compromissione mnemonica e di altre aree celebrali, vertigini, gastrite, nausea, vomito, arrossamento cutaneo,
intossicazione.
Tali conseguenze fisiche possono portare anche
alla morte a causa di avvelenamento, disidratazione o
scompenso cardiaco.
Molti
consumatori di allucinogeni lamentano il giorno successivo
all'assunzione sonnolenza, fatica, cefalea, insonnia,
umore
depresso; ovvero un quadro sintomatologico definito "Hangover".
A
causa della lunga emivita degli Allucinogeni e della loro
estesa durata (anche dieci-dodici ore, tanto che alcuni
chiamano l'effetto allucinogeno "Trip", ovvero
"viaggio"), le persone con Dipendenza da Allucinogeni molto
spesso spendono ore e ore e giorni e giorni a cercare e
consumare tali sostanze e a riprendersi psico-fisicamente dai
loro effetti.
E'
facile intiuire quanto tutto ciò possa negativamente influire
sui molteplici e vitali contesti dell'individuo; in tal modo
vengono meno le sfere sociale, familiare, affettiva,
lavorativa, scolastica, personale, etc.
Dunque
l'abuso e la Dipendenza da Allucinogeni, con le forti
alterazioni psicologiche che comportano, il loro lunghi
effetti ed il ripetersi delle esperienze di allucinazione
anche a distanza di mesi (Flashbacks), rende davvero menomati
i rapporti interpersonali, lavorativi, familiari, così come
l'ambito personale e addirittura la propria stessa
personalità, salute neurologica ed equilibrio mentale, che possono essere
danneggiati anche in modo irreversibile.
La
Dipendenza da Allucinogeni può allora provocare forte e prolungata
ansia e depressione, agitazione ed instabilità mentale, deterioramento celebrale, come danni alla
memoria e all'attenzione, comportamenti pericolosi ed
aggressivi con possibili lesioni verso se stessi o gli altri
ed infine tendenze suicidarie.
Le
reazioni agli Allucinogeni dipendono da molteplici fattori. In
specifico dalle loro caratteristiche attivanti sulla parte
psico-neurologica dell'individuo, ma anche, in ulteriore buona
misura, dalle sue aspettative circa
gli effetti, dai suoi tratti personologici e dal contesto nel
quale avviene l'assunzione.
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