Da
recenti ricerche sembra che il Disturbo bipolare non sia molto
frequente nella popolazione generale; purtroppo però, esso
ha, quasi sempre, una sintomatologia molto grave ed invalidante.
L'individuo afflitto da tale disturbo presenta una situazione
sintomatologica contraddistinta da fasi depressive seguite da fasi maniacali.
Le
fasi depressive sono costituite da umore sotto tono, grande
senso di tristezza e di vuoto, mancanza di interessi e piaceri,
rallentamento psicomotorio
ed idee circa il suicidio.
In
tali fasi si assiste inoltre ad un marcato aumento o ad una
sensibile diminuzione dell'appetito e del
sonno ed una certa
difficoltà a trovare la concentrazione e ad utilizzare le
componenti cognitive anche nelle attività
più semplici.
Le fasi maniacali sono invece spesso l'opposto delle fasi con
umore flesso; essendo infatti costituite da un umore euforico,
su di giri, e da un possibilismo eccessivo.
In queste fasi parole, pensieri ed idee iniziano a divenire
sempre più numerose, veloci ed incontrollabili, così come i
sentimenti e i comportamenti, i quali spesso diventano confusi
e fuori luogo;
alcune volte in modo così forte, da provocare azioni eccessivamente impulsive
ed avventate, come ad esempio una enorme spesa economica.
Anche
il bisogno di mangiare e dormire soccombono a spese di una
innaturale energia e senso di onnipotenza.
Altre volte, però, le fasi maniacali non sono contraddistinte
da umore euforico, ma da tono più basso e da costante irritabilità, senso di
rabbia, intolleranza, suscettibilità e spesso vera e propria
aggressività essendo molto carente la capacità autovalutativa delle proprie azioni. Tale umore prende il nome
di "Umore disforico".
In tal modo il livello umorale
diviene patologicamente instabile con continue oscillazioni
tra sintomi depressivi e sintomi maniacali, laddove forte
tristezza, negativismo, senso di vuoto, decelerazione di
ritmi, fame e sessualità e problemi di sonno, si alternano
ad iperattività (motoria, gestuale, fisica, verbale /es.
logorrea), ilarità esagerata ed immotivata, agitazione
psicomotoria, incremento di eccitazione e di instabilità,
idee deliranti di grandiosità, accelerazione psicocognitiva,
nervosismo, gesti incongrui ed aggressivi, scarsa capacità di critica e giudizio e
conseguente eccessiva autostima, ed infine ritmi
sonno-veglia, senso di fame, sensazioni ed inibizione
sessuali fortemente alterati.
Di
solito le fasi depressive durano più a lungo di quelle
maniacali, da alcune settimane ad alcuni mesi, mentre le fasi
maniacali da una a due settimane.
Alcune volte il transito da una fase all’altra avviene
subito, altre volte, invece, vi è un periodo interposto di
umore normale.
Al
Disturbo Bipolare si possono associare altri disturbi quali l'Anoressia, la
Bulimia,
il Disturbo di Panico e/o
la Fobia Sociale,
così come
abuso o dipendenza da sostanze, comportamenti
violenti e, come accennato, idee e tentativi di suicidio.
Tale disturbo può cronicizzare
nel tempo con aumento della frequenza degli episodi (fino
all'assenza di periodi liberi da tale alternanza ciclica
"maniaco-depressiva") e comportare fortissima compromissione
nelle varie aree vitali della persona comportando spesso la
dismissione di rapporti sociali, relazioni amicali e/o
affettive, mansioni lavorative, impegni scolastici, etc.
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