La persona afflitta da Disturbo di Personalità Antisociale,
definita qualche tempo fa
psicopatica o sociopatica, presenta verso gli altri
individui tratti di ostilità, aggressività e loro sfruttamento per
propri meri vantaggi, con continua inosservanza e violazione
dei diritti e delle regole personali, legali e morali.
Il Disturbo di Personalità
Antisociale è stato anche definito "Psicopatia" (o
"Personalità Psicopatica"),
"Sociopatia" (o "Personalità Sociopatica"), o "Disturbo dissociale di
Personalità", in quanto proprio la
disonestà, l'ostilità e la manipolazione verso gli altri sono
le sue caratteristiche centrali.
Ulteriori e specifiche caratteristiche
sono dunque quelle evidenziate da
atteggiamenti di
disonestà e di inganno all'interno delle varie relazioni
sociali ed affettive, evidenziate da truffe, bugie, inganni,
sotterfugi, manipolazioni, falsità; anche nei confronti degli
individui affettivamente e familiarmente vicini.
I diritti e le
emozioni degli altri vengono allora costantemente violati ed
il
truffare gli altri in modo ripetuto segue un mero profitto
personale o addirittura un piacere interno slegato da un
ritorno pratico.
L'individuo con Disturbo
Antisociale di Personalità spesso infatti manca di empatia e
ha la tendenza ad essere indifferente o cinico nei confronti
delle emozioni e dei
sentimenti, così come dei diritti e dei problemi altrui.
In sintesi la Personalità
Antisociale è
contraddistinta da persistenti e ripetuti comportamenti che
violano i diritti di base delle altre persone e/o le norme e
regole socio-giuridiche. Alcuni esempi significativi possono
essere: menzogne, simulazioni, utilizzo di false identità, aggressione a persone o
animali, distruzione di cose e proprietà altrui, molestie
(es.
stalking), truffe, furti, ulteriori atti passibili di
arresto, etc.
Altre
caratteristiche personologiche sono quelle di
eccessiva autostima, presunzione, testardaggine e
di disfunzionale impulsività e
irresponsabilità, con gesti, certe volte, di grave violenza
e crimine, senza sensi di colpa e senza la previsione delle
eventuali conseguenze negative.
In tal modo
i comportamenti generici e la specifica condotta criminale
vengono portati avanti e mantenuti senza
ansia, ne rimorso (come indicato dalla totale indifferenza
rispetto agli atti compiuti o dalla loro sbagliata
razionalizzazione),
e con la più totale inosservanza della propria sicurezza e
di quella altrui (ciò
è ben
evidenziato ad esempio dal modo spericolato di guidare con
eccessi di velocità, guida sotto stupefacenti, incidenti).
Sono dunque messi in atto molteplici atteggiamenti
pericolosi e anche altamente rischiosi, privi di
pianificazione, prevenzione e controllo.
Gli atti criminosi
vengono compiuti in quanto l'individuo non riesce a
conformarsi alle norme etiche, sociali, legali, familiari,
etc.,
come per altro viene evidenziato e convalidato dalle
continue condotte criminali che prevedono l'arresto e la
carcerazione.
Le eventuali
punizioni o conseguenze direttamente subite non migliorano
le dinamiche di personalità sopra descritte, ma anzi
rafforzano in circolo vizioso la visione del mondo come
evidentemente privo di emotività, regole ed affetti.
Spesso a causa delle sue caratteristiche il
Disturbo di Personalità Antisociale si associa all'alcolismo
e/o all'abuso o dipendenza da altre sostanze, all'infedeltà
amicale e di coppia, all'instabilità o al fallimento
lavorativo, a problemi finanziari, a conseguenze giuridiche come processi, condanne
e reclusione.
La sfera lavorativa è
colpita in specifico dagli abituali e ripetuti atteggiamenti
sopra descritti che si traducono nella non capacità
di sostenere una qualsivoglia attività lavorativa
continuata. Vi sono infatti lunghi
periodi di disoccupazione
nonostante vi sia la reale disponibilità di lavoro, o
l'abbandono del lavoro stesso senza un piano realistico per
riaverne un altro, o ancora continue assenze dal lavoro non
giustificabili da malattie o altri impedimenti.
Le aree funzionali
sono ulteriormente colpite dall'impulsività, la quale non
permette alla persona
di pianificare il futuro e di organizzare e gestire le loro
dinamiche interne. Le decisioni vengono infatti prese
seguendo l'impulso momentaneo e senza quindi la minima
riflessione e pianificazione, e senza altre considerazioni
circa eventuali conseguenze personali e/o per gli altri.
Tutto questo determina allora molto spesso improvvisi
mutamenti di lavoro, di relazioni, etc.
Gli stessi tratti di personalità e comportamenti relativi,
producono bugie, tradimenti e separazioni in ambito
relazionale ed affettivo, e continue diatribe processuali ed
eventuali anche pesanti conseguenze, come ad esempio il
carcere.
Gli individui con Disturbo
Antisociale di Personalità hanno la tendenza, come
accennato, ad essere irritabili ed aggressivi, fino ad
essere ripetutamente coinvolti in scontri fisici e/o fino a
commettere gravi aggressioni fisiche, incluse quelle verso
il partner o coniuge e/o gli eventuali figli.
Dunque
la scarsa tolleranza e la facile irritabilità, sono
sottolineate da continui diverbi, litigi e scontri (anche
fisici).
Il Disturbo Antisociale di Personalità è più comune tra i
consanguinei di primo grado di individui aventi tale disturbo,
rispetto alla popolazione generale. I consanguinei
di persone afflitte da questo Disturbo di Personalità hanno anche un rischio
maggiore di sviluppare un
Disturbo Psicosomatico e/o un
Disturbo
correlato a Sostanze.
In generale e in modo più allargato, si ipotizza
che il
Disturbo di Personalità Antisociale possa essere altamente
correlato con la crescita
all'interno di un nucleo
familiare problematico.
Ciò viene meglio sottolineato
da alcuni studi secondo i quali sia i figli adottivi che
quelli biologici di genitori con
Disturbo Antisociale di Personalità, presentano un maggior rischio
di sviluppare questo stesso Disturbo di
Personalità, così come Disturbi Psicosomatici e Disturbi
Correlati a Sostanze. I bambini adottati assomigliano ai
veri genitori biologici, ma
l'ambiente familiare adottivo sembra influenzare
maggiormente la probabilità di sviluppare uno dei disturbi
accennati.
Il
Disturbo di Personalità Antisociale può inoltre generare
depressione
e altri
Disturbi dell'Umore, e, come detto, problemi di psicosomatizzazione e di abuso e
dipendenza da una o più
sostanze. Esso può inoltre generare o facilitare un
Disturbo
d'Ansia e/o un
Disturbo del controllo degli Impulsi (es.
Gioco d'Azzardo Patologico).
Infine in conseguenza dei
tratti personologici sopra descritti, le persone con Disturbo Antisociale di
Personalità hanno maggiore probabilità rispetto agli altri
individui di morire prematuramente per una causa
violenta come ad esempio per un suicidio, un omicidio o un incidente.
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